
Il Dipartimento di Translation Studies della Constantine the Philosopher University (CPU) di Nitra è una delle migliori istituzioni accademiche della Slovacchia nel campo della scienza della traduzione. Questa università è orgogliosa di essere l’unica della Slovacchia a fare parte del network di EMT. Vanta una lunga tradizione nella ricerca e nella formazione basata sulla pratica, e ha ospitato diversi eventi scientifici, formativi e culturali, oltre che iniziative destinate a ricercatori, professionisti e studenti. Inoltre, il nostro è stato il primo dipartimento in Slovacchia a offrire una formazione specializzata in traduzione audiovisiva, traduzione per il doppiaggio, sottotitolaggio, audiodescrizione e sottotitolaggio per persone sorde o con difficoltà uditive.
Nel nostro dipartimento i seminari sulla traduzione audiovisiva sono i più apprezzati, data la loro unicità, e durante lo svolgimento l’atmosfera che si respira è sempre di collaborazione e positività. Per ogni studente di translation studies, lavorare a un copione per il doppiaggio o ai sottotitoli della propria serie TV o film del cuore è allo stesso tempo un sogno e una sfida. Lavorare a una traduzione che ci soddisfi, adattare i dialoghi e pensare a soluzioni creative ci fa scorrere l’adrenalina nelle vene, e ci ricarichiamo di energia positiva di fronte a un lavoro ben fatto. Inoltre, dopo aver passato due semestri tra divertimento e duro lavoro, abbiamo un grande vantaggio dal punto di vista dell’esperienza pratica, non importa quanto spaventoso possa apparire il futuro per uno studente vicino alla fine del suo percorso di studi.
Ciò che aiuta davvero è prepararsi dal punto di vista pratico, il che è una parte fondamentale della magistrale a Nitra. Ci si può sentire intimoriti di fronte all’opportunità di incontrare dei professionisti, di parlare del proprio lavoro con traduttori esperti e di lavorare nei loro team, ma è anche un ottimo modo per acquisire fiducia in se stessi, conoscere persone nuove e scoprire nuove realtà. Sotto questo aspetto, non sorprende che la collaborazione con i festival cinematografici sia stata una delle opportunità più apprezzate dagli studenti del nostro dipartimento.
Speravamo anche noi di poter vivere queste esperienze, ma poi è arrivato il Covid a scombinare i piani di tutti, compresi quelli del mondo della cultura e delle arti. Ma come è successo per diversi settori, anche quello culturale è riuscito a reagire prontamente alla nuova situazione e così, per fortuna, il noto festival internazionale del film documentario One World (in slovacco Jeden svet) ha deciso di invitare i suoi spettatori online e di offrire loro un ricco programma della durata di una settimana. Grazie a ciò, noi studenti dell’ultimo anno abbiamo avuto l’occasione unica di collaborare alla realizzazione di questo progetto e di toccare con mano l’atmosfera e il senso dell’avventura legati a questo tipo di eventi. Il festival internazionale del film documentario One World del 2020 si è tenuto dal 5 all’11 novembre. I film in concorso hanno aperto dibattiti su importanti questioni sociali e di diritti umani che rispecchiavano il tema: SCELTA. Il One World Festival collabora con esperti dell’Associazione “People in Peril”, oltre che con registi, organizzazioni partner, scuole superiori e istituzioni accademiche. Inoltre, è accompagnato da mostre, workshop e dibattiti. La 21° edizione del festival è stata eccezionale per diversi motivi. A causa della pandemia di coronavirus, l’intero festival si è svolto online, il che ha comportato modifiche nel modo di lavorare e di comunicare, ma ha anche aperto a un maggior numero di spettatori la possibilità di apprezzare la selezione di film di quest’anno.
Per permettere al pubblico di assistere alla proiezione dei film, i preparativi sono iniziati molto prima. Già durante l'estate diversi studenti avevano iniziato a lavorare alla traduzione di annunci, sinossi dei film e testi promozionali, tutto con l'obiettivo di attirare il maggior numero possibile di spettatori. Inoltre, durante i mesi di settembre e ottobre, 14 studenti di Nitra si sono dedicati con entusiasmo alla sottotitolazione di 19 documentari. È indubbio che il One World Festival abbia aperto le porte a diverse tematiche. Durante l’attività di sottotitolaggio, oltre a faticare con i giochi di parole e la terminologia, ci ritrovavamo spesso a ridere, piangere, arrabbiarci o spaventarci, ogni volta che i film toccavano temi quali la vita, la dignità e l’animo umani, la libertà, la discriminazione, la salute fisica e mentale, l’abuso di potere e la distruzione dell’ambiente.
In tutta onestà, il nostro era un compito difficile. Durante il processo traduttivo abbiamo dovuto affrontare situazioni inaspettate che ci hanno richiesto molta energia. Non avevamo anticipato la quantità di tempo che sarebbe stata necessaria per la ricerca dei realia e della terminologia, ma eravamo consapevoli della responsabilità che avevamo nei confronti degli spettatori. D’altra parte, abbiamo imparato molto di più del semplice sottotitolaggio. Mantra, terminologia zoologica, psicologia, strumenti musicali bhutanesi, espressioni del linguaggio politico e gergo medico: tutto ciò, e molto altro, ha contribuito non solo alla nostra cultura generale, ma anche ad aprire la nostra mentalità e a renderci più curiosi. In molti casi, il sottotitolaggio ha richiesto la consultazione di esperti appartenenti a diversi campi scientifici e infinite ricerche su internet. Ulteriori problemi sono stati la lunghezza delle parole slovacche che rendeva difficile adattarle allo schermo, la corretta trasmissione delle emozioni e la traduzione delle canzoni mantenendo le rime.
Inoltre, durante il sottotitolaggio, dovevamo attenerci a tutti i requisiti e i parametri, combattere contro vari problemi tecnici, e di conseguenza abbiamo dovuto mettere in pratica le conoscenze acquisite nei seminari specialistici. Il processo di traduzione, revisione, proofreading e il conseguente inserimento di modifiche non era più solo una simulazione, ma un progetto concreto che richiedeva una certa responsabilità. È stata un’esperienza che ricorderemo a lungo e ci ha convinto che il lavoro del sottotitolatore è una professione in cui si affrontano continuamente delle sfide, un lavoro creativo e mai noioso. Gli argomenti con cui ci siamo dovuti confrontare spesso ci hanno portato a creare soluzioni per diverse situazioni difficili. Le consultazioni con un esperto in centrali nucleari, con il personale di uno zoo o con ittiologi ne rappresentano solo una minima parte. Siamo molto fieri che i risultati del nostro lavoro abbiano inoltre dato un contributo alla scienza slovacca. Grazie al film Sea of Shadows siamo riusciti a introdurre un nuovo elemento nella terminologia zoologica slovacca; più nello specifico, il termine scientifico per il pesce totoaba macdonaldi.
La ventunesima edizione del festival non è stata unica solo perché avvenuta online. Oltre ai classici sottotitoli, sono stati adattati tre documentari per spettatori con disabilità visive e uditive. Anche se potrebbe sembrare qualcosa di non particolarmente grandioso, è stata la prima volta che durante un festival cinematografico slovacco si è tentato un approccio inclusivo, fornendo dei sottotitoli che andassero oltre la semplice traduzione tra due lingue. Infatti, queste trasmissioni specialistiche sono state organizzate dal One World Festival in collaborazione con il Dipartimento di Translation Studies della CPU di Nitra; è stata una bella sfida per noi studenti. Sebbene questo fosse il nostro primo tentativo pratico di lavorare con questo modulo al di fuori dell’ambiente scolastico, concentrandoci principalmente sui sottotitoli per non udenti (SDH), la qualità ha ricevuto una risposta positiva. Mentre lavoravamo ai sottotitoli per il pubblico con disabilità visive e uditive, ci siamo resi conto di cose a cui prima non avremmo mai pensato. Questo progetto ci ha insegnato a essere più aperti ed empatici e anche quanto sia importante prestare attenzione a lavorare bene e in maniera consapevole. Questo difficile compito non solo ci ha arricchito come traduttori, ma anche come persone. I ritmi di lavoro erano frenetici, ma la qualità era la priorità. I sottotitoli sono stati creati sotto la supervisione della dottoressa Emília Perez e del team creativo e tecnico degli organizzatori del festival. La collaborazione con il One World Festival ci ha consentito di mettere in pratica le nostre conoscenze e ci ha permesso di fare nuove esperienze. In questo modo, abbiamo dato il nostro contributo all’interno di un festival che mette sotto i riflettori le questioni sociali e i diritti umani, e solleva molte questioni scomode, anche se importanti. Ultimo, ma non meno importante, ci portiamo a casa anche il riconoscimento della commissione organizzativa nei confronti del lavoro di traduttori e sottotitolatori, e la soddisfazione che abbiamo provato noi traduttori nel leggere i nostri nomi tra i titoli di coda e sul sito del festival. Siamo diventati più sicuri di avere una padronanza del sottotitolaggio non solo a livello teorico, ma anche pratico. Inoltre, molti di noi hanno trovato nel sottotitolaggio la propria vocazione e vorrebbero lavorare in questo campo anche dopo la laurea.
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 9 marzo 2021
- Lingua
- neerlandese
- inglese
- italiano
- Categoria EMT
- Esperienza lavorativa/occupabilità