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EMT Blog
  • Articolo
  • 27 febbraio 2023
  • Direzione generale della Traduzione
  • 6 min di lettura

UCLouvain sul grande schermo

Di Colin Puylaert e Perrine Girboux (UCLouvain). Tradotto in italiano dalle studentesse della LM in Traduzione Specialistica e Interpretariato di Conferenza che hanno partecipato al progetto “Laboratorio permanente di revisione testi in/sulla traduzione” (International Center for Research on Collaborative Translation, Università IULM).

Logo of the Brussels Short Film Festival

Gli studenti della Laurea Magistrale in Traduzione con specializzazione in traduzione audiovisiva presso la  Louvain School of Translation and Interpreting  (LSTI – UCLouvain) hanno avuto l'opportunità di sottotitolare molti dei cortometraggi proiettati al Brussels Short Film Festival (BSFF). Il presente blog verte sulla collaborazione tra Un soir… Un grain – organizzazione non-profit che organizza il BSFF – e gli studenti LSTI, il cui lavoro è stato supervisionato da Nathalie Caron − professoressa di traduzione audiovisiva presso la UCLouvain − e portato a termine da due studenti LSTI in qualità di tirocinanti per coprire l’edizione del BSFF 2022.

L’organizzazione non-profit Un Soir… Un Grain è stata fondata a Bruxelles nel 1998 da Pascal Hologne e Céline Masset con l’intento di promuovere l’arte, in particolare il cinema,e di facilitare il dialogo tra professionisti e pubblico. Oltre al Brussels Short Film Festival, la cui prima edizione si svolse nel 1998, l’organizzazione gestisce anche il Be Film Festival e il Brussels International Film Festival  (BRIFF). Agli esordi, il BSFF era un evento su piccola scala frequentato solo da alcune centinaia di persone, ma ora conta più di 26.000 spettatori e proietta 300 cortometraggi in sette sedi di Bruxelles. Nei dieci giorni di festival, la competizione si articola in tre categorie: film internazionali, film nazionali belgi e film “Next Generation”, quest'ultima riservata alle opere realizzate da studenti provenienti da scuole di cinema.

Durante il BSFF, Un Soir… Un Grain − dotata di uno staff di dieci persone − si avvale dell’aiuto di circa 70 tirocinanti e volontari non solo per accogliere pubblico, produttori e attori, ma anche per sottotitolare i cortometraggi.

Da più di 20 anni, gli studenti della Louvain School of Translation and Interpreting (ex Marie Haps) della UCLouvain e della KU Leuven partecipano al BSFF come parte della loro formazione in traduzione audiovisiva (TAV). Dato che i cortometraggi proiettati al festival provengono da tutto il mondo devono essere sottotitolati, comprendendo anche la lingua francese per il pubblico francofono. Ed è proprio qui che entrano in gioco gli studenti di traduzione audiovisiva della LSTI. Durante la loro formazione, questi ultimi sottotitolano cortometraggi realizzati originariamente non solo in lingua inglese, spagnola o italiana, ma anche in lingue che non sono oggetto di studio presso la UCLouvain, come coreano, finlandese, greco e polacco; in questi casi, gli studenti ricevono il copione in inglese e producono i sottotitoli basandosi su quello. Dato il crescente numero di film da sottotitolare, due studenti prossimi alla fine del loro percorso di studi sono stati invitati a svolgere un’esperienza di tirocinio al BSFF: uno con l’organizzazione Un Soir… Un Grain, l’altra affiancando Nathalie Caron.

Colin, tirocinante presso l’organizzazione non-profit Un Soir… Un Grain: «In quanto tirocinante responsabile dei sottotitoli per il Brussels Short Film Festival, il mio ruolo principale era sottotitolare i film proiettati durante il festival. La mia esperienza è durata dal 31 gennaio al 30 aprile, esattamente l’ultimo giorno del festival. Durante il tirocinio − che ha comportato circa 500 ore di lavoro − ho sottotitolato più o meno 70 cortometraggi di lunghezza compresa tra i 5 e i 35 minuti, in una ventina di lingue.

Sono rimasto costantemente in contatto con Perrine, il cui tirocinio era con Nathalie Caron, al fine di inoltrare in maniera più semplice le domande e le richieste degli studenti allo staff di Un Soir… Un Grain,agevolando così la comunicazione tra tutti i partecipanti. Come  Perrine, avevo già avuto l’opportunità di sottotitolare alcuni cortometraggi durante il mio primo anno di laurea magistrale, così da essere  consapevole di quali difficoltà avrebbero dovuto affrontare gli studenti: la mancanza di copioni in inglese, la scarsa qualità dell’audio, gli accenti difficili da comprendere, per non parlare dei numerosi problemi tecnici che si verificano quando i file vengono condivisi. Dal momento che la collaborazione tra la UCLouvain e il festival è attiva da molti anni, ho avuto modo di consultare la documentazione prodotta da Nathalie Caron e dai tirocinanti venuti prima di me, comprese le convenzioni del BSFF per la composizione di sottotitoli, che sono leggermente diverse da quelle utilizzate all’università, dato che i sottotitoli vengono proiettati su uno schermo cinematografico; quest’ultimo è molto più grande rispetto a quello di una TV o di un computer, quindi è possibile inserire più caratteri per riga. Spesso, inoltre, bisogna tenere presente che i sottotitoli saranno proiettati in più lingue, il che significa che devono necessariamente essere più brevi, poiché ogni lingua potrà occupare una sola riga di quelle disponibili sullo schermo.

Nel corso del festival le mie mansioni comprendevano la proiezione dei sottotitoli durante i  “film nazionali belgi” e i film “Next Generation” in gara, e l’assistenza agli studenti del primo anno di Laurea magistrale della UCLouvain e della KU Leuven, i quali possono accedere gratuitamente ai film e offrirsi volontari per proiettare i sottotitoli di alcuni cortometraggi. Poiché il festival fornisce sottotitoli in tre lingue (inglese, olandese e francese), è necessario aggiungere un secondo schermo sotto quello principale per visualizzarli. Per fare ciò, viene utilizzato un secondo proiettore e un computer separato da quello usato per proiettare i film; questa modalità comporta che, all'inizio di ogni cortometraggio, qualcuno in sala debba sincronizzare i sottotitoli con il film proiettato. Questo compito è stato assunto dagli studenti LSTI sotto la mia supervisione e quella di Perrine». 

Perrine, tirocinante con Nathalie Caron, professoressa di traduzione audiovisiva alla Louvain School of Translation and Interpreting: «Il mio tirocinio con Nathalie Caron − durato dodici settimane − prevedeva il supporto agli studenti incaricati di sottotitolare i film che sarebbero stati proiettati al festival. Il tirocinio combinava attività di sottotitolazione ad altre di formazione, poiché non solo ho sottotitolato alcuni film, ma ho anche guidato gli studenti − sia durante sia al di fuori delle lezioni − con il lavoro di sottotitolazione, rispondendo alle loro domande e aiutandoli a superare gli ostacoli che trovavano sul loro percorso. Gli studenti lavoravano a coppie, a seconda delle lingue di studio alla UCLouvain, poi io rivedevo i loro sottotitoli prima di inoltrarli al BSFF. Durante la revisione, ho notato che le principali criticità riguardavano l'ortografia e la sintassi. Mi sono anche occupata di alcune attività informatiche, come suddividere i film tra i due membri dei vari team. Inoltre, ero regolarmente in contatto con Colin.

Ero presente al festival per dare il mio supporto agli studenti durante la proiezione dei film da loro sottotitolati. Ho anche assistito alle proiezioni dei film che avevo sottotitolato personalmente e ho avuto l'opportunità di conoscere meglio i progetti cinematografici di cui mi ero occupata quando, alla fine della proiezione, registi e attori venivano invitati a salire sul palco per parlare dei loro lavori.,. Ho anche avuto la fortuna di parlare con alcuni di loro di persona: mi hanno raccontato delle loro tecniche di realizzazione cinematografica e delle impressioni avute dopo la proiezione dei loro film. È stata un’esperienza davvero gratificante. Infine, ho anche proiettato sottotitoli con Colin durante alcuni spettacoli.

Questa partnership offre agli studenti della Laurea magistrale in Traduzione della UCLouvain un'opportunità per familiarizzare con il mondo del cinema e acquisire esperienza professionale nell’ambito della traduzione audiovisiva (TAV). In linea con il Competence Framework formulato dall’EMT, riteniamo che questa esperienza possa aiutare gli studenti a sviluppare alcune delle competenze essenziali di un traduttore, tra le quali troviamo sicuramente capacità di riformulazione, riassunto e adattamento rapido di un messaggio nella lingua di destinazione al fine di produrre sottotitoli di alta qualità. Inoltre, gli studenti che prendono parte a questo progetto sviluppano le proprie abilità personali e interpersonali, imparano a rispettare le richieste e le scadenze del festival e, infine, a lavorare in squadra e revisionare sia il proprio lavoro sia quello dei compagni di squadra».

Dettagli

Data di pubblicazione
27 febbraio 2023
Autore
Direzione generale della Traduzione
Lingua
  • inglese
  • francese
  • italiano
Categoria EMT
  • Iniziative pedagogiche