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EMT Blog
Articolo16 aprile 20216 min di lettura

Profili e prospettive per futuri professionisti del settore linguistico

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Del Dr . Gary Massey, Direttore dell'Istituto di traduzione e interpretazione IUED, e Nicole Carnal, responsabile della specializzazione in traduzione professionale, Laurea specialistica in Linguistica applicata con specializzazione in Traduzione professionale, Università di Scienze applicate di Zurigo (ZHAW) . Tradotto in italiano dagli studenti del Master in Traduttologia dell'Università di Cork (22/23)

Un numero crescente di pubblicazioni ed eventi, sia accademici che professionali, ha affrontato come argomento la posizione, i ruoli e il valore dei traduttori nell'ecosistema di traduzione attuale e futuro. Sintomatico di questa tendenza è l'ultimo incontro EMT del 24-25 marzo 2021 incentrato sui “linguisti digitali” e una serie di recenti conferenze dedicate, in tutto o in parte, alle congiunzioni di intelligenza artificiale, culturale e interculturale nella traduzione, interpretariato e nell’istruzione commerciale e industriale, come l'eccellente evento #AFFUMT della scorsa settimana

L’accelerazione degli sviluppi tecnologici sta ridefinendo il modo di lavorare dei mediatori linguistici professionisti, cambiando l’assetto dei procedimenti usati, degli incarichi e delle richieste. L'avanzamento della traduzione automatica neurale nel lavoro cognitivo di routine dei professionisti del settore linguistico ha notevolmente aumentato la richiesta di competenze di post-editing e tecnologiche, ma sta anche aprendo spazi per esperti flessibili in grado di identificare, fornire e consigliare il valore aggiunto della fornitura di servizi linguistici al di là dell'ambito dell'automazione. Allo stesso tempo, gli sviluppi demografici e i requisiti socio-etici per fornire un accesso inclusivo alle informazioni e ai servizi stanno anche ampliando i ruoli e le responsabilità mediatrici che ci si aspetta dai mediatori linguistici, sostenuti dalle tecnologie assistite, in una crescente varietà di ambientazioni. Le molteplici sfide e opportunità presentate dalla digitalizzazione, dalla tecnologizzazione e dalla globalizzazione stanno diversificando le responsabilità, i ruoli e i contesti di lavoro dei professionisti del settore linguistico. Questi ora vanno ben oltre ciò che è stato prototipicamente associato alla designazione professionale di “traduttore”.

La dinamica agile dell'industria linguistica è oggetto di una recente intervista che il nostro istituto ha condotto con uno dei suoi laureati, Florian Faes, amministratore delegato della piattaforma di informazione e intelligence dell'industria linguistica Slator. L’ultima parte dell’intervista è stata dedicata al valore e alla posizione della “componente umana”: i linguisti, localizzatori, traduttori e molti altri professionisti che sono fondamentali per il settore.

Screenshot of the Localization and globalization website

Nonostante la “straordinaria” qualità della traduzione automatica, non vede alcuna prova di interruzione del settore. Al contrario, i volumi in crescita compensano i guadagni in termini di efficienza dell'automazione, ma questo va di pari passo con aspettative di qualità più elevate. I professionisti del settore linguistico devono essere “ancora migliori” in un ambiente in cui la domanda è spinta dalla prospettiva realistica di una traduzione di alta qualità raggiungibile, premiando il valore degli esseri umani coinvolti, i quali devono soddisfare i profili e i ruoli ampiamente diversificati richiesti dal settore.

 

Studi del settore linguistico: Insegnare e fare ricerca sulla diversità professionale

Il panorama lavorativo nel settore linguistico, sempre più diversificato, è una caratteristica centrale del rapporto Slator del 2020 sul mercato dell’industria linguistica dell’ultimo anno. Presenta una lista di non meno di 700 titoli di lavoro dell'acquirente, sulla base di uno studio del 2018 dove sono stati identificati circa 600 titoli. I titoli sono raggruppati per funzione in otto categorie, comprendendo lingua e qualità, gestione del processo di traduzione, localizzazione e gestione delle operazioni, fino al marketing e alle comunicazioni. La categoria principale "lingua e qualità" contiene da sola oltre 50 titoli distinti, tra cui diverse designazioni come consulente, editor di contenuti (digitali), specialista della localizzazione, giurista-linguista, vari tipi di traduttori e interpreti specializzati, responsabile tecnico, responsabile qualità, terminologo, scrittore tecnico, copywriter e responsabile delle comunicazioni. La "gestione del processo di traduzione" ne comprende ancora di più: circa 110 titoli.

La diversificazione è anche fondamentale per le recenti pubblicazioni come Bloomsbury Companion to Language Industry Studies (Angelone et al. 2020a). Localizzazione, traduzione creativa, traduzione multimediale e audiovisiva, traduzione centrata sull'utente, comunicazione accessibile senza barriere, revisione, pre-editing, post-editing, servizi terminologici, mediazione linguistica interculturale, traduzione per il servizio pubblico, consulenza linguistica e comunicativa: questi sono solo alcuni dei settori in cui opera il gruppo professionale ancora ampiamente conosciuto come “traduttori”. La solidificazione di profili strettamente correlati ma autonomi punta nella stessa direzione di diversificazione e diffusione – l'esempio di post-editing con il proprio standard internazionale dedicato (ISO 18587:2017) e la modellazione specifica delle competenze (Nitzke et al. 2019) è la prima cosa che viene in mente.

Naturalmente, la molteplicità dei compiti e delle attività è stata da tempo riconosciuta dalle reti e dalle istituzioni educative, con la base di ampliamento del quadro di competenze EMT come caso specifico. Ma resta da chiedersi come noi educatori dobbiamo rispondere sul campo.

Un'opzione a soglia ragionevolmente bassa è quella di rinquadrare e riorientare parti del curriculum come Studi dell’industria linguistica, un termine e un concetto originariamente proposto da Angelone et al. (2020a) in un contesto di ricerca, che finora si è visto raramente nella formazione dei traduttori. Essa sostiene “un deliberato ampliamento della portata degli studi oltre la traduzione e l’interpretazione in attività di ricerca attinenti all’attuale industria linguistica multiforme” (Angelone et al. 2020b, pag. 5). Le implicazioni per la formazione e la pedagogia sono tantissime e sono discusse a lungo da Cathy Way (2020).

Come si può già intuire, l’intervista con l’amministratore delegato di  Slator è tratta da un’unità didattica online. Costituisce una componente iniziale nell'implementazione di una strategia a lungo termine presso il nostro istituto di appartenenza per aumentare la conoscenza e la consapevolezza degli studenti nei settori della lingua e della comunicazione in cui potrebbero lavorare. Questa particolare unità è incorporata nel programma del primo anno di laurea triennale per tutti gli studenti della nostra facoltà di linguistica applicata, ma altri componenti sono stati integrati in modo flessibile in ulteriori corsi e moduli offerti nei nostri programmi di laurea triennale e specialistica.

L'obiettivo è quello di sensibilizzare gli studenti dall'inizio dei loro studi alle numerose opzioni di carriera a loro disposizione al momento della laurea, e fornire loro una conoscenza approfondita di fatti, strutture, processi e questioni chiave in un'industria linguistica dinamica e in continua evoluzione. Oltre a input su aspetti del settore sotto forma di lezioni e tutorial online, seminari, workshop e studi indipendenti a livelli di competenza più elevati includono la ricerca e la reportistica sui mercati verticali dei clienti finali del settore, sui segmenti di mercato, sui servizi di base, sui profili degli acquirenti e sui ruoli professionali. Nell'ultimo anno, naturalmente, c'è stato un particolare interesse per il modo in cui l'industria si è comportata durante la pandemia da COVID-19. Gli studenti sono inoltre incoraggiati a sviluppare domande di ricerca relative al settore nelle loro tesi di laurea triennale e specialistica.

Integrando trasversalmente una crescente serie di misure nei nostri programmi di studio, stiamo cercando di fornire ai nostri studenti, in qualità di futuri professionisti dell’industria linguistica, gli strumenti e i punti di orientamento necessari per esplorare la gamma potenzialmente sconcertante di richieste e scelte professionali, sfide e opportunità in un settore in rapida evoluzione. Ci aspettiamo che, dotati di queste conoscenze aggiornate, siano più in grado di trovare la loro strada, il loro posto e il loro valore aggiunto identificabile in un ecosistema che vada ben al di là dei più stretti concetti prototipici di traduzione in sé.

Fonti

Angelone, E., M. Ehrensberger-Dow M., & Massey, G. (EDS.). (2020a). The Bloomsbury companion to language industry studies. Bloomsbury Academic.

Angelone, E., M. Ehrensberger-Dow M., & Massey, G. (2020b)). Introduzione. In E. Angelone, E., M. Ehrensberger-Dow M., & G. Massey (Eds.), The Bloomsbury companion to language industry studies (pp. 1-13). Bloomsbury Academic.

Way, C. (2020). Formazione e implicazioni pedagogiche. In E. Angelone, E., M. Ehrensberger-Dow M., & G. Massey (Eds.), The Bloomsbury companion to language industry studies (pp. 179-207). Bloomsbury Academic.

ISO 18587. 2017. Servizi di traduzione — post-editing dei risultati della traduzione automatica — requisiti. Ginevra: International Organization for Standardization.

Nitzke, J., Hansen-Schirra, S., & Canfora C. (2019). Gestione del rischio e competenza post-editing, Journal of Specialised Translation, 31, 239-259.

Dettagli

Data di pubblicazione
16 aprile 2021
Lingua
  • inglese
  • tedesco
  • italiano
  • portoghese
  • spagnolo
Categoria EMT
  • Esperienza lavorativa/occupabilità