
Il 29 e 30 settembre 2022, la Scuola di Traduzione e Interpretazione (ETI) dell'Université Libre de Bruxelles ha organizzato una conferenza per celebrare il suo trasferimento al campus universitario di Solbosch e il lancio del suo nuovo programma di corsi. La conferenza, intitolata "Insegnare traduzione e interpretazione nell'era neurale", è stata organizzata congiuntamente dalla Scuola di Traduzione e Interpretazione (ETI) dell'ULB e dal suo centro di ricerca Tradital, dal Dipartimento di Studi sulla Traduzione e Linguistica dei Corpora dell'Università di Mons; è stata sponsorizzata dalla Facoltà di Lettere, Traduzione e Comunicazione (LTC), dalla Facoltà di Traduzione e Interpretazione (FTI-EII), dal FNRS, dalla Commissione Europea e dall'EMT.
La traduzione automatica neurale (Neural Machine Translation - NMT) ha fatto irruzione in modo irreversibile nel campo della traduzione e degli studi traduttologici e ovviamente ha un impatto anche sulla formazione dei futuri traduttori e interpreti. L'era dei Big Data e dei metodi basati sui corpora ha introdotto la dataficazione della traduzione. In quanto tecnologia basata sull’IA in via di sviluppo, la NMT è al centro di ricerche entusiasmanti e promettenti. L'impatto che ha sull'industria della traduzione deve inevitabilmente riflettersi anche nei programmi di formazione.
Gli articoli presentati alla conferenza hanno riflettuto sui vari modi in cui la NMT sta trasformando l'industria della traduzione e i programmi di formazione. È stata sollevata anche la questione di come gli sviluppi della NMT influenzeranno gli interpreti professionisti e chi li forma. Mentre alcuni relatori si sono concentrati sull'analisi del prodotto della traduzione (ad esempio, valutazione della qualità, post-editing, determinazione dei prezzi, confronto dei sistemi, definizione del ruolo del traduttore umano, ecc.), altri si sono focalizzati sul processo di traduzione (ad esempio, deviazioni nell'output degli algoritmi, performance o impatti).
Numerosi relatori e partecipanti hanno presentato una serie di questioni e osservazioni interessanti:
- Oltre alla traduzione e alla revisione, oggi i docenti di traduzione insegnano ai loro studenti anche le tecniche di post-editing. A che punto, però, la traduzione automatica e il post-editing dovrebbero essere integrati nel curriculum? Nel corso di laurea triennale o magistrale? Dovrebbero essere inclusi nei programmi di formazione continua per docenti e professionisti? Dovrebbero essere insegnati come moduli separati oppure integrati in tutte le lezioni di traduzione? Dovrebbero essere insegnati solo nel contesto della traduzione verso la lingua madre o anche nel contesto della traduzione verso una lingua straniera?
- Alcuni esperti hanno sottolineato che, pur essendo importante formare gli studenti sulle tecniche di post-editing, è anche fondamentale insegnare loro come funziona la traduzione automatica. Per stare al passo con tutte le innovazioni tecnologiche, il mondo della traduzione – e persino il mondo in generale – deve investire di più nella promozione dell’ "alfabetizzazione sulla traduzione automatica". Questa consapevolezza pone a sua volta altre domande, ad esempio sul contenuto dei corsi di CAT più tradizionali e sull'uso degli strumenti di traduzione, come le memorie di traduzione o le banche dati terminologiche.
- La digitalizzazione della professione richiede di rivalutare non solo il modo in cui insegniamo la traduzione, ma anche il nostro approccio all’insegnamento di L1 e L2. Fare ricerca e condividere le migliori pratiche aiuterà a indirizzare la formazione nella giusta direzione.
- La rivoluzione tecnologica nell'interpretazione non ha ancora lasciato un segno chiaro e duraturo sulle attività professionali quotidiane degli interpreti. Sebbene sia emersa una nuova forma ibrida di interpretazione chiamata "simconsec", che coinvolge l'uso di discorsi registrati nell'interpretazione consecutiva, questa tecnica non è (ancora) così diffusa. Il supporto della NMT nell’ambito della traduzione simultanea diretta, dall’oralità alla testualità, rappresenta un'altra interessante novità che merita ulteriori riflessioni. Queste innovazioni hanno guadagnato abbastanza terreno da poter essere integrate nella formazione degli interpreti? E qual è il modo migliore per farlo?
I recenti sviluppi tecnologici, e in particolare la NMT, hanno provocato un cambiamento di paradigma. Mentre l'industria della traduzione ha adottato rapidamente le nuove pratiche, i ricercatori stanno attualmente riflettendo sulle implicazioni complete della svolta tecnologica. Il vasto numero di acronimi recentemente coniati per denotare nuove tecniche e processi è un segnale del potenziale di queste innovazioni. Nonostante ciò, c'è anche una certa esitazione ad abbracciarle completamente, poiché rimangono ancora molte domande senza risposta, ad esempio riguardo le implicazioni etiche e lo sfruttamento dei dati personali.
La ricerca scientifica può aiutare a spianare la strada verso il futuro. Tutti gli articoli presentati alla conferenza hanno fornito indicazioni chiare su come potrebbe apparire il futuro della traduzione e della formazione dei traduttori. Il traduttore, ovviamente, svolgerà sempre un ruolo fondamentale. Sebbene la rivoluzione tecnologica abbia già lasciato un segno indelebile, professionisti, ricercatori e formatori sono concordi nel ritenere che l’intervento umano nel processo di traduzione rimarrà cruciale nel prossimo futuro. Con ogni probabilità, il settore avrà bisogno di persone esperte nella traduzione automatica e che, al contempo, padroneggiano le tecniche di revisione e di post-editing.
Storicamente, lo studio della traduzione ha ottenuto solo di recente il riconoscimento come disciplina scientifica a pieno titolo e, ancora oggi, si muove spesso su strade ancora non battute. La conferenza ha fatto luce su una vasta gamma di aspetti teorici, metodologici e pedagogici della NMT che sono di interesse sia per ricercatori, sia per professionisti. Le sue applicazioni pratiche si sono rivelate affascinanti e promettenti.
La conferenza ha fornito una piattaforma di riflessione che potrà auspicabilmente ispirare nuovi spunti di riflessione e stimolare ulteriori discussioni all’interno della comunità EMT e oltre.
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 21 novembre 2022
- Lingua
- inglese
- francese
- italiano
- neerlandese
- Categoria EMT
- Iniziative pedagogiche
- Competenze di traduzione
- Tecnologie della traduzione