Dal 2013 il nostro corso di laurea magistrale prevede un corso dedicato alla gestione della terminologia al primo semestre del secondo anno.
A conclusione di questo corso, che unisce aspetti teorici e pratici della gestione della terminologia in traduzione, gli studenti e le studentesse possono scegliere di lavorare a un progetto terminologico come tesi di laurea magistrale. In questi anni, la maggior parte di loro ha potuto collaborare con l’Unità di Coordinamento della Terminologia del Parlamento europeo (TermCoord), contribuendo così ad arricchire la banca dati terminologica IATE con voci in lingua greca riccamente documentate e attendibili[1]. I progetti riguardano ambiti specialistici diversi, tra cui, ad esempio:
- la migrazione,
- i materiali di imballaggio o
- la celiachia.
Lo scopo di questo articolo è quello di mostrare come questi progetti UE si rivelino utili agli studenti e alle studentesse del Master Europeo in Traduzione (EMT) per acquisire competenze multiple, quindi non solo terminologiche, come vedremo in seguito. A questo proposito, descriveremo brevemente la metodologia adottata per i progetti, quindi prenderemo in esame le competenze sviluppate in questo percorso formativo.
Ogni progetto di terminologia ha inizio con la segnalazione da parte di TermCoord di un determinato ambito specialistico per il quale è necessario integrare il database IATE con voci terminologiche in lingua greca documentate e attendibili. Si procede quindi all’individuazione di una serie di risorse testuali autentiche e alla creazione e all’elaborazione di diversi corpora tramite Sketch Engine. Terminata l’estrazione terminologica, per ogni termine vengono indicati definizione e contesto sia in lingua inglese che in lingua greca. Contestualmente si studiano anche le relazioni concettuali esistenti tra i termini; infine, si discutono i risultati insieme a esperti della materia, che procedono poi alla verifica e alla convalida dei termini.
La Figura 1 illustra il flusso di lavoro standard di un progetto terminologico:
Secondo il Quadro di riferimento delle competenze EMT, un corso di laurea magistrale in traduzione dovrebbe fornire agli studenti e alle studentesse competenze nelle seguenti cinque aree principali: 1) lingua e cultura; 2) traduzione; 3) uso delle tecnologie; 4) relazioni personali e interpersonali; 5) fornitura di servizi. Secondo il Quadro di riferimento (2017, p. 5), “per ognuna di queste aree esiste una serie di abilità ritenute essenziali o importanti all’interno di un corso di laurea magistrale in traduzione. [...] le cinque aree individuate dovrebbero essere considerate complementari e ugualmente importanti nella fornitura del servizio di traduzione, che è l’obiettivo ultimo del processo traduttivo”.
Se confrontiamo le competenze acquisite dai nostri studenti e dalle nostre studentesse magistrali attraverso i progetti terminologici IATE con le competenze descritte nel Quadro di riferimento, possiamo osservare che esse per lo più coincidono. I progetti promuovono in particolare lo sviluppo delle seguenti abilità, così come descritte nel Quadro di riferimento:
- valutare la pertinenza e l’attendibilità delle fonti rispetto alle esigenze traduttive [in questo caso terminologiche];
- acquisire, sviluppare e utilizzare conoscenze specialistiche e settoriali pertinenti alle esigenze traduttive [in questo caso terminologiche]: padronanza di sistemi concettuali, metodi di ragionamento, norme di presentazione, terminologia e fraseologia, fonti specialistiche ecc.;
- comprendere e attuare strategie di controllo della qualità tramite l’utilizzo di strumenti e tecniche appropriate;
- saper utilizzare le principali applicazioni informatiche, incluse tutte le applicazioni software per ufficio, e sapersi adattare rapidamente a nuovi strumenti e risorse informatiche;
- saper utilizzare efficacemente motori di ricerca, strumenti basati su corpora, strumenti di analisi testuale [...];
- organizzare e gestire tempo, stress e carico di lavoro;
- rispettare scadenze, istruzioni e indicazioni;
- lavorare in gruppo, se necessario anche in ambienti virtuali, multiculturali e multilingui, avvalendosi delle moderne tecnologie di comunicazione.
Inoltre, consideriamo particolarmente utile la collaborazione dei nostri studenti e delle nostre studentesse con esperti di diversi ambiti specialistici, in quanto essa consente loro di acquisire tecniche di networking, abilità utili nei colloqui e nelle interviste e conoscenze proprie degli ambiti interessati.
Una risorsa preziosa a sostegno del percorso formativo è infine la collaborazione con un’istituzione come TermCoord, che permette agli studenti e alle studentesse di formarsi in un ambiente di lavoro multilingue e multiculturale, in un contesto di eccellenza e sotto la guida di terminologi esperti.
In conclusione: si tratta di attività molto stimolanti sia per gli studenti e le studentesse che per i loro formatori, in cui i benefici prevalgono sulle possibili difficoltà legate all’organizzazione e al coordinamento dei progetti. In un mondo in continua evoluzione, crediamo che progetti inseriti in un contesto reale aiutino gli studenti e le studentesse a inserirsi meglio nel mercato della traduzione, insegnando loro a lavorare in gruppo e dando loro la possibilità di acquisire esperienza sul campo.
[1] Per maggiori informazioni, visita il sito https://termcoord.eu/cooperation-withuniversities-on-terminology-projects/
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 31 ottobre 2020
- Lingua
- neerlandese
- inglese
- italiano
- lettone
- Categoria EMT
- Competenze di traduzione