Mercato del lavoro vs accademia
La discrepanza tra i risultati della formazione accademica e la domanda del mercato del lavoro è un argomento ampiamente discusso in questi due settori della traduzione; ne è un esempio il rapporto dell’EUATC (European Union of Associations of Translation Companies) per il 2020[1] sull’industria linguistica, in cui si afferma che “i neolaureati mancano ancora di consapevolezza del mercato e di conoscenza dei processi” e che “l’impatto della formazione delude un’azienda di traduzione su 5”. Il divario tra realtà del mercato e preparazione accademica si osserva spesso nella localizzazione. Negli ultimi decenni, la localizzazione di software, siti web e prodotti multimediali è cresciuta all’interno del mondo della traduzione professionale fino a diventarne un ramo ben definito e riconoscibile. Attualmente, nei rapporti sul mercato del lavoro, le aziende affermano che la localizzazione è un servizio distinto dalla traduzione, o quantomeno complementare a essa. Ad esempio, nella classifica Nimdzi 2021 dei 100 maggiori fornitori di servizi linguistici (LSP) al mondo[2], il servizio più comune, offerto dal 97,5% di essi, è “traduzione e localizzazione”, con 45 fornitori su 100 che menzionano esplicitamente la localizzazione, 13 che citano la localizzazione dei media e/o la traduzione videoludica e filmica, 10 che nella loro offerta si occupano di tecnologia e/o di informatica, così come di “tecnologia, software e informatica”, che si classifica come il più diffuso comparto dell’industria. Gli esperti di Nimdzi prevedono anche una crescita della domanda relativa alla localizzazione a seguito della pandemia, dell’implementazione del 5G e di altri fattori. Allo stesso tempo, l’EUATC afferma che “la localizzazione di software e media ha costituito circa il 6% del fatturato” dell’industria linguistica nel 2020, e individua la localizzazione come una delle aree in cui i professionisti delle lingue cercano opportunità di formazione continua.
EMT e localizzazione
In tutto ciò, qual è la posizione dell’EMT? Nel suo quadro delle competenze la localizzazione viene menzionata al punto 8 delle competenze traduttive:
Tradurre e mediare in contesti interculturali specifici, come ad esempio quelli che riguardano la traduzione e l’interpretazione per i servizi pubblici, la localizzazione di siti web o di videogiochi, la descrizione di video, il community management, etc.[3]
La localizzazione di siti web/videogiochi è qui considerata un contesto interculturale specifico e nel definirla tale si sottintende che richieda importanti adattamenti e modifiche nel testo di arrivo, in linea con tutti i suoi aspetti interdisciplinari, da quello linguistico a quello tecnologico. Al fine di verificare come questa competenza si rifletta nei piani di studio degli atenei membri dell’EMT, abbiamo condotto uno studio su tutti i siti web dei suddetti membri[4], selezionando i master in base a un unico fattore: se nei loro curricula la localizzazione fosse menzionata o meno.
Le informazioni fornite online sono state sufficienti per un’analisi preliminare su 80 degli 85 programmi elencati. Dopo aver esaminato tutte le 80 descrizioni e i rispettivi curricula, i corsi di studio sono stati divisi in 6 gruppi principali, a loro volta suddivisi in 4 tipologie di programmi (1. Programmi di traduzione generale/professionale o di studi sulla traduzione; 2. Programmi incentrati sulle tecnologie a sostegno della traduzione o sulla traduzione tecnica; 3. Programmi incentrati sulla traduzione audiovisiva; 4. Programmi che non prevedono la localizzazione):
- Programmi non divisi in percorsi di specializzazione che offrono un corso sulla localizzazione;
- Programmi divisi in percorsi di specializzazione che offrono un corso sulla localizzazione;
- Programmi che non offrono un corso specifico sulla localizzazione, ma la integrano in un altro corso con un focus sulle tecnologie per la traduzione;
- Programmi che non offrono un corso specifico sulla localizzazione, ma la integrano in un altro corso con un focus sulle pratiche dell’industria;
- Programmi che offrono solo un corso sulla localizzazione audiovisiva / multimediale;
- Programmi che non menzionano la localizzazione nei loro piani di studio, ma la indicano come competenza nella descrizione del programma;
- Programmi che non fanno alcun riferimento alla localizzazione sulle proprie pagine.
È importante tener presente che, all’infuori dei programmi che non forniscono alcuna informazione rilevante online o quelli in cui le informazioni sono insufficienti, ce ne sono alcuni in cui le informazioni non sono aggiornate, il che potrebbe aver influenzato i risultati.
Risultati
Sei su 80 programmi esaminati sono di tipologia 3 e 4. Due sono incentrati esclusivamente sulla traduzione audiovisiva, ed entrambi rientrano nella tipologia (e), mentre quattro sono incentrati su argomenti che non comportano lo studio della localizzazione. Solo tre di questi quattro, tuttavia, sono di tipo (g) poiché uno offre un corso specifico sulle tecnologie che menziona la localizzazione (c). I programmi orientati alle tecnologie sono sette, di cui tre di tipo (a); uno di tipo (c); uno di tipo (d); uno di tipo (e); e uno di tipo (g).
Il focus dell’attuale studio, così come tutte le rispettive conclusioni, è sui programmi di tipo 1, 67 in totale. Il numero di programmi in ciascuna delle sei tipologie è riportato nella Fig.1 sottostante.
I risultati indicano che quasi il 54% di tutti i programmi offre o un corso specifico sulla localizzazione o un corso che menziona la localizzazione (o circa il 61% se si includono i corsi di localizzazione audiovisiva). Poco meno della metà di questi programmi offre corsi specifici sulla localizzazione, ovvero corsi che hanno un numero di ore sufficiente per affrontare la localizzazione da diverse prospettive e per discutere i suoi vari aspetti più in dettaglio. Poco più di un quarto di tutti i programmi nomina la localizzazione solo all’interno di un corso incentrato sulle tecnologie per la traduzione, alcuni dei quali riportano la localizzazione nel titolo del corso mentre altri la menzionano solo all’interno della descrizione del corso in relazione alle competenze acquisite. Quasi il 40% dei programmi non offre un corso relativo alla localizzazione, un quarto dei quali tuttavia la menziona nella panoramica generale del programma.
Conclusioni
Nonostante questi siano risultati preliminari e limitati che richiederebbero ulteriori analisi delle peculiarità, eccezioni e dipendenze da fattori diversi rispetto a quelli coperti, si possono comunque trarre diverse conclusioni. In primo luogo, sebbene tutti questi programmi siano di natura generale e offrano vari corsi specializzati in diversi ambiti della traduzione, la localizzazione non è ancora trattata in modo significativo all’interno dei loro piani di studio (a differenza della traduzione letteraria, ad esempio). In secondo luogo, il numero di programmi che affrontano la localizzazione esclusivamente dalla prospettiva degli strumenti CAT dimostra che molti di essi offrono una visione unilaterale della localizzazione che non necessariamente si occupa dei problemi di traduzione specifici della localizzazione. Pertanto, sono poco meno di un terzo gli studenti nei programmi di traduzione generale all’interno dell’EMT che hanno l’opportunità, mentre sono ancora in formazione accademica, di approfondire dettagli della localizzazione come il processo, l’interdisciplinarità, le varie competenze richieste e le implicazioni dovute alla combinazione di linguistica e tecnologie inerenti alla localizzazione.
[1] European Language Industry Survey 2020 Before & After Covid-19 //ec.europa.eu/info/sites/default/files/2020_language_industry_survey_report.pdf (07.02.2022)
[2] The 2021 Nimdzi 100: the Ranking of Top 100 Largest Language Service Providers <https://www.nimdzi.com/language-technology-atlas/> (08.02.2022)
[3] EMT Competence Framework <https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/emt_competence_fwk_2017_en_web.pdf> (09.02.2022)
[4] Lista dei membri EMT <https://ec.europa.eu/info/resources-partners/european-masters-translation-emt/list-emt-members-2019-2024_en> (02.02.2022)
Dettagli
- Data di pubblicazione
- 14 febbraio 2022
- Lingua
- neerlandese
- inglese
- francese
- italiano
- Categoria EMT
- Competenze di traduzione